A Scampia si trova la palestra che Enzo Capuano gestisce insieme al suo maestro Lupo. È un uomo ostinato, Enzo, e per nessun motivo lascerebbe Scampia, anche se il suo lavoro con i giovani è malvisto, perché sottrae la manovalanza alla malavita. Suo figlio Toni, in particolare, subisce provocazioni e angherie dalle giovani reclute che rifiutano il modello positivo che rappresenta. Ma se Enzo è incrollabile nella sua certezza di dover svolgere una missione proprio lì dove è nato, offrendo ai ragazzi di strada una opportunità, Toni inizia invece a essere insofferente all’intransigenza del padre, e a convincersi che non vale la pena sacrificare tutta la vita per una missione della quale non è affatto convinto.