Marco Giordano, grazie al suo fiuto investigativo è tra i primi ad intuire il distruttivo business dello smaltimento illegale di rifiuti che sta per abbattersi sulla Campania e ingaggia con i responsabili una sfida che finirà per impegnarlo per quasi due decenni.
Indagini, intercettazioni, appostamenti, tutto confluisce in un rapporto di 250 pagine e in allegati racchiusi in ben settanta faldoni, frettolosamente archiviati e sepolti nei sottoscala del tribunale di Napoli.
Dopo anni però un giovane magistrato riapre la sua vecchia inchiesta.
Ma i faldoni del suo rapporto sono quasi tutti spariti. Marco non è un uomo che sa arrendersi. Ricostruire l’inchiesta significa ricostruire il suo vecchio gruppo operativo. Lo fa. E’ il suo ultimo atto, pochi giorni prima che la morte se lo venga a prendere, per un tumore insorto proprio a causa del contatto prolungato con quei rifiuti tossici che hanno accompagnato Marco per anni.